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sandro-teloni-e-c.È un periodo molto particolare per il settore dell’ospitalità italiana. Sono anni difficili, di grandi cambiamenti con nuove sfide da affrontare per superare la contrazione della domanda interna di vacanze. Investire in Italia nel settore dell’ospitalità sembra oramai quasi una chimera, un percorso pieno di ostacoli dovuti a un contesto normativo e operativo molto contorto, in cui si perde il vero valore dell’ospitalità. Ci sono invece progetti, nati dall’esperienza e professionalità di imprenditori italiani, che riescono ad avere successo al di fuori dei nostri confini nazionali. Metodi, pratiche, qualità, esperienza e professionalità italiana all’estero sono sinonimi di grandi progetti e successi. Chi decide di investire ed esportare nei mercati emergenti metodi e conoscenze, ha le carte in regola per creare esempi eccellenti di capacità imprenditoriale. Oggi ho avuto il piacere di chiacchierare con Sandro Teloni, General Manager del progetto Toko Village (Apparthotel a Porto Seguro in Brasile). Prima di lasciare spazio alle sue interessanti risposte, riporto questa sua affermazione che mi ha molto colpito: «Avere le idee chiare in merito a quello che si intende realizzare. Tutto ormai va studiato a tavolino. L’improvvisazione è morta». Buona lettura.

Buongiorno Sandro, quando nasce la volontà di costruire un progetto immobiliare in un paese emergente e perché proprio in Brasile?

Sono una persona dinamica e curiosa, alla ricerca continua di nuovi stimoli e circa dieci anni fa, appagato dai risultati professionali ottenuti come Manager di una importante Banca a livello nazionale, ho iniziato a fare alcune valutazioni sul mio futuro e quello della mia famiglia. L’intento, molto chiaro fin dall’inizio, era quello di unire gli affari con la qualità della vita. Abbiamo coniato lo slogan Business e Benessere per non dimenticarcene mai. Per anni ho avuto la possibilità di analizzare i cambiamenti economici mondiali, da un osservatorio privilegiato e mi sono convinto delle opportunità che nascevano nei paesi emergenti. Tra i Bric, non è stato difficile scegliere il Brasile, sia per le potenzialità economiche ma anche per il gioioso stile di vita, che lo avvicina più a noi rispetto a Russia, India e Cina.

Il Brasile ha 7.941 km di coste molto belle ma anche molto differenti tra loro. Quali sono stati i fattori che vi hanno portato a scegliere Porto Seguro come luogo ideale per il vostro progetto?

Progetti importanti, impongono delle attente valutazioni da fare a priori, a costo di tenere a freno gli entusiasmi di una nuova iniziativa.
Ci sono voluti più di due anni, per percorrere quei 7.941 km di costa, alla ricerca di un luogo che corrispondesse all’idea qualitativa che avevo in mente.
Il Benessere di un mare cristallino, di spiagge bianche, e di un clima che per 365 giorni all’anno preveda temperature estive, andava unito al business che invece prevedeva calcoli sulle potenzialità di sviluppo dal punto di vista immobiliare e turistico del luogo. Per gli investitori il ritorno economico è una priorità. Unendo tutti questi fattori, la scelta è caduta su Porto Seguro, un luogo in cui per certi aspetti il tempo sembra essersi fermato, garantendo tranquillità e ritmi di vita rilassanti, che ti rimettono in pace con il mondo. Proprio per questo, Porto Seguro è un paese con una crescita turistica e immobiliare tra le più forti di tutto il Brasile.

L’economia del Brasile è caratterizzata da una forte crescita del PIL interno, crescono i consumi e si creano nuove opportunità di business. I Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 daranno al Brasile l’occasione di mostrare le sue bellezze paesaggistiche al mondo intero. Come pensate di integrare il vostro progetto in un contesto internazionale così ampio?

Non è un caso se tutti questi eventi si sono concentrati in Brasile.
Non dobbiamo dimenticarci, che stiamo parlando di quasi 200milioni di abitanti e di una economia che è la sesta al mondo, destinata a diventare la quarta entro i prossimi 15 anni.
Da questa prospettiva, definire i mondiali di calcio in Brasile e le Olimpiadi di Rio eventi sportivi è molto riduttivo. Personalmente li considero dei veri e propri eventi politici, dei quali abbiamo già avuto un assaggio durante la recente Confederation Cup.
Proprio per la loro portata economico-politica vengono presi come pretesto per reclamare più investimenti a favore di cultura, sanità, infrastrutture, a supporto di una crescita fortissima della classe media.
Non potevamo perderci questa occasione. Abbiamo profuso il massimo sforzo nella fase di start up del nostro progetto puntando tutto sulla qualità. Abbiamo preteso il massimo da tutti i nostri collaboratori, non abbiamo lesinato investimenti in materiali, tecnologia e competenze. Nella nostra comunicazione verso l’esterno abbiamo sfruttato la posizione geografica di Porto Seguro e di Toko Village per rendere noto che in meno di 2 ore di volo si possono raggiungere tutte le località sedi delle partite dei mondiali.
Esattamente un anno fa, ospitammo i primi turisti in una porzione del nostro residence con tante aspettative, ma mai avremmo pensato di essere inseriti tra le strutture ricettive FIFA per i mondiali, e di essere poi scelti dalla delegazione tedesca come residenza del ritiro pre-mondiale. Sono arrivate soddisfazioni impensabili. A volte, quando si lavora bene, la realtà è migliore dei sogni.

Avete creato un progetto molto duttile, che integra investimento immobiliare con ricettività turistica. Il Toko Village sta riscuotendo un grande successo locale per indici di qualità ricettiva (indice di qualità di 9.5 su 10) e di brand reputation, siete in testa a tutte le classifiche nei siti web di recensioni on line. Immagino non sia stato semplice costruire in così poco tempo un tale scenario. Quali sono state le difficoltà incontrate e quando avete intuito che immobiliare e turismo potessero diventare un connubio vincente?

È stato un percorso.
Abbiamo creato un team giovane e dinamico, composto da persone affiatate con competenze specifiche, ci siamo formati, siamo andati alla ricerca di tutto quello che di innovativo poteva interessarci e soprattutto siamo stati determinati a tener duro sui nostri principi e valori, ma allo stesso tempo reattivi e pronti a cambiare strategie ogni che volta se ne è presentata l’occasione.
Abbiamo rivoluzionato quello che all’inizio doveva essere soltanto un progetto immobiliare, facendo diventare Toko Village una struttura ricettiva di qualità a tutti gli effetti.

Il vostro progetto è un bell’esempio di capacità imprenditoriale italiana all’estero. Negli ultimi tempi stiamo assistendo all’acquisizione di grandi marchi italiani da parte di società straniere, sembra che il “made in italy” si destinato a finire. Quali sono i consigli per chi vuole investire nei paesi emergenti e vuole esportare conoscenze, capacità e metodi operativi per raggiungere il successo?

La prima cosa, sicuramente, è quella di avere le idee chiare in merito a quello che si intende realizzare. Tutto ormai va studiato a tavolino. L’improvvisazione è morta.
Credo che molto dipenda anche dal tipo di motivazione che ci anima.
Il punto di vista di chi “scappa” dall’Italia, perché sembra che tutto ormai sia destinato a finire, è molto diverso da quello di chi invece, dopo un’attenta e serena valutazione, cerca di cogliere le opportunità che in un mondo ormai interconnesso si presentano quotidianamente.
La diffusione della tecnologia sta accelerando i percorsi di crescita di tanti paesi, a una velocità tale che rischia di passare inosservata ai meno attenti.

Un’ultima domanda su argomenti a me molto cari. State investendo molto sul web, avete iniziato un percorso internalizzando conoscenze, metodi e tecniche. Avete acquistato tecnologia unita alla formazione e state applicando le teorie del revenue management in un contesto territoriale in cui ancora si investe poco. Complimenti! Continuerete così in futuro?

Non dormiremo sugli allori dei risultati ottenuti. Ripeto, la velocità sta caratterizzando questi anni. I cambiamenti avvengono in tempi rapidissimi, per questo abbiamo costruito un team giovane che lavora quotidianamente per ricercare tutto quanto ci sia di nuovo al mondo. Nel futuro lavoreremo per non farci mai cogliere impreparati da tutto quello che di nuovo tornerà utile per il nostro business, ma continueremo a lavorare moltissimo sul benessere, sull’accoglienza e sulle persone.
La nostra filosofia di fondo, sulla quale concentreremo sempre tutte le nostre forze, rimane quella di garantire al nostro ospite una vacanza perfetta in ogni dettaglio. La sua vacanza dovrà essere impeccabile e indimenticabile.

Sito web: http://www.tokovillage.com

Arturo Salerno

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  • Maria Clara Gualberto Barreto ha detto:

    Eu sou Maria Clara recepcionista do Toko Village e me orgulho em dize que trabalhao neste lugar lindo, de infraestrutura magnifica. Os funcionários sempre com boa vontade e presteza para servir bem aos nossos hospedes que entre tantos hoteis em Porto Seguro escolhem o Toko para passar suas ferias e desfrutar de um lugar MÁGICO, aconchegante e rico de beleza. Levo comigo sempre o seguinte ensinamento: O significado de Toko é Coruja na lingua Pataxó (linguagem indigena) e Coruja é o simbolo da Sabedoria,então eles foram Sabios em criar um Paraiso dentro de outro Paraiso.

    Abraços!!

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